VILLANTERIO Il Sant’Angelo
espugna Villanterio ed è campione d’inverno. La
quinta vittoria consecutiva dei rossoneri
vale oro, perché consente di andare al riposo
prima della sosta invernale con un bel bagaglio
di convinzione e autostima che verranno
buone nella seconda parte della stagione,
per provare a dare
l’assalto definitivo al campionato. La sfida al
vertice si prospettava come altamente complicata
e così è fino all’ultimo minuto. Il Sant’Angelo
comincia quasi contratto e infatti subisce
per primo gol su una disattenzione difensiva. Ma
ben presto cambia marcia. I rossoneri arrivano
sempre prima cercando con insistenza
la via del gol, che alla fine arriva. Nel
finale logico l’arrembaggio dei pavesi, ma i
barasini falliscono più volte il colpo di ko e ci
pensa Italiano con due super parate a
mantenere il punteggio invariato. Da
brividi la cornice sugli spalti, con la
tribunetta di Villanterio completa e gli ultras
che dopo essere arrivati
allo stadio in corteo non smettono di incitare la
squadra. Tanelli opta per il modulo offensivo,
quello che consente di schierare allo stesso
tempo un concentrato di tecnica e fantasia
formato da Odi, Zingari, Giambelluca e Toscani, senza
contare che fuori ci sono ancora Pietra e Constantin. Pronti via ed è
subito un cadeau del Sant’Angelo: Italiano sbaglia il rinvio coi piedi,
l’Union batte la rimessa da sinistra, la difesa si addormenta e Rolfini
a centro area trova la zampata. Il Sant’Angelo si sveglia prima della
mezz’ora: Toscani non ci arriva di testa per un soffio, Odi ha una
ghiotta opportunità di testa ma non riesce a dare precisione, infine
anche Zingari tenta l’incornata ma la difesa mura proprio sulla riga. Il
pari arriva finalmente allo scadere: palla dentro di Zingari, Toscani
prende l’ascensore e di testa segna il pari. A metà tempo un tifoso
rossonero della prima ora urla “Singari: animo”, e il fantasista lo
prende alla lettera perché assieme a Toscani e Odi fa impazzire la
difesa avversaria. Dopo 8’ Di Chiazza sbaglia il rinvio, Toscani la
recupera in area ma in posizione defilata e ingenuamente Fassina lo
atterra. Odi si incarica dell’esecuzione dagli 11 metri e trasforma. Il
portiere locale si riscatta poco dopo neutralizzando il tiro a giro di
Zingari, poi è ancora Odi a sfiorare il capolavoro al volo. Nel Italiano
si prende gli applausi su Joderi e Fassina, il Sant’Angelo resiste e
mette in tasca un pezzetto di sogno.
Aldo Negri |